Scrivo di me,
della mia vita, di un assolo
che piano si consuma, temperato
da amori recisi e poi appassiti,
da sogni erosi nell'attesa
e da vestiti della festa ancora nuovi
appesi a grucce mute.
Scrivo di me,
di tutte quelle volte
che sono andata a capo
solo per riprendere un po' di fiato,
dopo una virgola
o un punto e virgola. Dopotutto
anche la sospensione di un attimo
dal vivere è musica,
così come sono musica
i colori che si osservano
al tramonto, quando i ricordi
pizzicano le corde dell'anima.
4 commenti:
Bravissima, poetessa! Catone definiva la poesia "arbor felix", albero carico di frutti, dunque in senso traslato "albero felice". Il tuo sentire, tradotto in versi, è un "albero felice"!
Bella questa poesia , velata di sottile malinconia eun po'di nostalgia .
grazie mille....
Veramente bella, un ritratto completo e foriero di innumerevoli viaggi per chi vuol provare a conoscerti.
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